MUSASHI – Le arti del samurai

Nell’ambito della mostra “Il samurai. Da guerriero a icona” al MUSEC di Lugano:

Sabato 5 maggio, ore 18.00
Miyamoto Musashi (1584 ca.-1645): le arti del samurai
Conferenza di Carmen Covito e dimostrazione di iaidō di Nicola Casamassina e di calligrafia di Bruno Riva
In collaborazione con l’Associazione Giappone in Ticino, Lugano e La Società Letteraria, Savosa

Nell’ambito della mostra “Il samurai. Da guerriero a icona” al MUSEC di Lugano La Società Letteraria propone il 5 maggio alle ore 18 un evento dedicato alla figura del più famoso spadaccino giapponese, Miyamoto Musashi, un modello di artista poliedrico che ha unito in sé le qualità di maestro di arti marziali, letterato, pittore e calligrafo, diventando una leggenda e un personaggio letterario egli stesso.

Miyamoto Musashi (1584 ca.-1645)
Le arti del samurai

ore 18 conferenza di Carmen Covito, scrittrice e nipponista

ore 18,30 performance del maestro di shodō Bruno Riva e del maestro di iaidō Nicola Casamassima

a cura della Società Letteraria di Lugano in collaborazione con le associazioni shodo.ch e Giappone in Ticino

MUSEC – Museo delle Culture di Lugano
Villa Malpensata
ingresso principale da via Riva Caccia 5, Lugano
www.mcl.lugano.ch

 

Autore del celebre trattato “Il libro dei cinque anelli” e fondatore di un proprio stile di spada, Miyamoto Musashi (c. 1584 – 13 giugno 1645) in gioventù si era affermato come “shugyōsha”, un libero guerriero errante che andava in cerca di duelli per migliorare le proprie capacità di praticante della Via della Spada. Mai sconfitto in oltre sessanta duelli, a trent’anni cominciò a rivelarsi esperto anche nelle altre arti che tradizionalmente facevano parte della formazione di un guerriero: poeta, scultore, calligrafo e pittore di cui ci rimangono opere di grande pregio, all’epoca venne apprezzato anche come architetto di giardini.

Se già in vita le sue gesta venivano diffuse e mitizzate dai cantastorie, cent’anni dopo la morte di Musashi tutta una serie di storie su di lui circolava attraverso il teatro Kabuki e le stampe ukiyo-e, che ne diffusero ulteriormente la leggenda. Oggi la sua figura appare in innumerevoli romanzi, film, serie televisive, videogiochi e manga, che ne hanno reso popolare il nome anche fuori dal Giappone.

 

 

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